La festa di Sant’Antonio, che cade proprio oggi, 17 gennaio, mi ricorda quando da bambina mio padre portava me e mia sorella a vedere la benedizione degli animali nella Piazza del nostro paese e ci comprava il pane di Sant’Antonio (piccoli panini morbidi e profumati con semi d’anice) che gustavamo una volta tornati a casa.
Tipico di questo giorno sono anche le castagnole e le zeppole e, infatti, proprio a Sant’Antonio si iniziano a consumare i dolcetti fritti del Carnevale. Però siccome sono a dieta e siccome mi pare prematuro iniziare a mangiare dolci fritti senza avere ancora smaltito pandori e panettoni (!!), mi limito a darvi la ricetta di un pane che vi lascerà senza parole e che TUTTI possono fare!!
La ricetta è di Jim Lahey (sì lo stesso panificatore-mito da cui avevo preso queste!), e la potete trovare qui. E’ facilissima e non richiede alcuna abilità particolare, ma necessita solo della pazienza sufficiente ad aspettare il prodotto finito dopo una lunga lievitazione!.
Come tutti gli impasti molto idratati = con molta acqua nell’impasto, ha infatti bisogno di circa 10-12 ore di tempo per lievitare… Perciò non è un pane da fare “in 4 e 4 otto” per una cena al volo con gli amici per stasera… Però il risultato è davvero sorprendente e vi consiglio assolutamente di salvarvelo in bacheca per rifarlo quanto prima!
INGREDIENTI
500gr di farina forte (io ho usato 250gr di manitoba e 250gr di farina 0)
350gr di acqua a temperatura ambiente
2 cucchiaini rasi di sale (circa 10gr)
3gr di lievito di birra fresco (sì avete letto bene!! 3gr e non 30gr!!)
1 cucchiaino di malto d’orzo (o miele)
semola rimacinata q.b. per spolverare piano di lavoro e canovaccio (oppure farina normale se non ce l’avete!)
PROCEDIMENTO
In una ciotola capiente mettete la farina, l’acqua in cui avrete fatto sciogliere il malto d’orzo o miele ed il lievito e il sale (in pratica tutti gli ingredienti tranne la semola!) ed impastate brevemente (tipo 2 minuti!) usando un cucchiaio di legno.
Otterrete un impasto appiccicoso (Foto 1)… non andate in panico perché è giusto così!! Coprite la ciotola con la pellicola e lasciate riposare per circa 10 ore a temperatura ambiente (in estate ci vorrà meno tempo perché sarà più caldo!).
L’impasto sarà pronto quando sarà lievitato e pieno di bollicine (ho scordato la foto…sorry!).
Essendo un impasto molto idratato – come dicevo sopra – sarà molto appiccicoso perciò, per maneggiarlo bene, vi conviene tenere a portata di mano una spatolina e, in ogni caso, infarinate abbondantemente il piano di lavoro!
Procedete con le pieghe seguendo questi semplici passi (lo so che anche qui le foto sarebbero state d’aiuto, ma avevo le mani impegnate!! ;-)):
- prendete il lembo d’impasto a sinistra, tiratelo leggermente per allungarlo verso l’esterno e ripiegatelo al centro; fate la stessa cosa con il lembo d’impasto a destra;
- prendete il lembo di pasta in alto e fate lo stesso e infine procedete con il lembo in basso; a questo punto vi ritroverete quasi con una palla e varie pieghette… perfetto!
Prendete un canovaccio pulito, spolveratelo con altra farina o semola e appoggiate a “chiusura in basso” la vostra pallina (perciò parte liscia a vista verso di voi). Foto 2.
Spolverate la superficie con altra farina o semola, chiudete con delicatezza il canovaccio, coprite a campana e fate riposare per altre 2 ore circa. Foto 3. L’impasto sarà pronto quando toccandolo con l’indice, l’impasto non risalirà subito ma molto lentamente…
Dopo circa 1h e ½ accendete il forno statico e mettetelo al massimo (250°). Inserite la pentola così da farla scaldare ben bene! Io ho usato una Dutch Pot comprata in un mercatino a Londra tanti anni fa… Se avete una La Creuset sarà perfetta! Altrimenti ho letto che si può usare anche una ciotola in Pirex con coperchio oppure una pentola capiente in alluminio…insomma basta NON usare un tegame con manici in plastica :-)
A lievitazione terminata e facendo MOLTA attenzione a non scottarvi, capovolgete la pagnotta nella pentola rovente in modo da ritrovarvi le pieghe a vista. Coprite con il coperchio e fate cuocere per circa 25 minuti, poi scoperchiate (foto 4) e proseguire la cottura per altri 15 minuti circa per ottenere una crosta dorata e croccante.
Sfornate il pane e fatelo raffreddare su di una gratella. Fatelo riposare almeno un’oretta o due prima di mangiarlo… Ottimo anche il giorno dopo o “bruschettato”!
NOTE
Il tempo di cottura può variare il base al vostro forno. Il pane sarà cotto quando la crosta sarà bella e dorata e quando picchiettando il fondo con la mano sentirete un suono “vuoto”.
Questo pane è ottimo i primi 2 gg e buonissimo anche come bruschetta il 3° giorno..volendo potete congelarlo benissimo facendolo a fettine e abbrustolendolo nel tostapane per la colazione!